Con la faccenda del Covid, stiamo diventando tutti esperti di "statistica politica," un nuovo campo scientifico dove si utilizzano metodi statistici per provare che i dati si accordano con le proprie credenze politiche.
E' incredibile quante cose si possano provare con un'adeguata scelta dei dati, incluso il fatto che la Svezia è lo stato che ha fatto peggio in assoluto con la gestione dell'epidemia.
Un'area interessante dove ci si può divertire con la statistica politica è la questione della stagionalità dell'epidemia.
A un certo punto, ci siamo accorti che i sofisticati modelli utilizzati per prevedere l'andamento dell'epidemia non tenevano conto del fatto che le malattie respiratorie tendono a essere stagionali. .......
Da quel momento, è diventato politicamente scorretto dire che anche il Covid è una epidemia stagionale.
Se lo fosse, vorrebbe dire che l'attuale calo delle infezioni è dovuto più che altro a una cosa chiamata "Estate," esattamente come era successo l'anno scorso.
Beh, se per caso vi interessa una statistica non politica, la potete trovare in un articolo recente pubblicato su Medrxiv (https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2021.02.28.21252625v2).
Mostra come l'andamento del Covid sia tipico delle epidemie stagionali. Sembra un articolo serio e ben fatto, ma se leggete i commenti che girano sul Web è chiaro che non è piaciuto per niente a molta gente per le ragioni di cui parlavo prima.
E allora? Beh, diciamo che un'altra cosa che abbiamo imparato da questa epidemia è che la "verità scientifica" si presta a interpretazioni politiche molto più spesso di quanto non avremmo pensato prima.