Associazione "Umanesimo e Scienza"





Nonostante il suo successo e potere, la credibilità e la dignità della Scienza sono ai minimi storici. 

Non si tratta più di opporsi solamente ad una gestione della crisi covid, ma anche - e nel contempo -
opporsi ad una  tecnocrazia scientista e disumanizzanteche in assenza di opposizione non farà passi indietro - a prescindere da covid e varianti.

In un quadro di evaporazione dei posti di lavoro, l'assetto sociale si baserà molto probabilmente su un reddito di cittadinanza esteso - e subordinato a determinati comportamenti sociali.

Questo per mantenere livelli minimi di consumo e consenso - e unito ad un ulteriore sviluppo e aggiornamento del modello economico attuale - che sta distruggendo ovunque la rete della vita.


Medioevo Illuminato ?

La prospettiva è quindi di lungo respiro: resistenza ed elaborazione di nuovi modelli di pensiero e di organizzazione sociale, volti alla riscoperta delle radici culturali del passato, e nel contempo orientati verso un futuro dal volto umano - in cui saperi teorici e pratici si intreccino ed evolvano liberamente, senza pregiudizi spazio-temporali ...... 

E' anche importante sostenere la trasversalità politica di intenti, che in piccola o grande misura già esiste nelle persone, all'interno di ogni organizzazione. Questo per rallentare i crolli sistemici, dando così tempo all'emergere di organizzazioni radicalmente diverse da quelle attuali. E ricordando che questa trasversalità esiste soprattutto fuori dai partiti e dalle istituzioni - nella maggioranza dei "politicamente disperati".

Per consentire una massima flessibilità - e fiducia "ontologica" - nel rispondere ai crolli sistemici in atto, si può forse pensare ad una sorta di "medioevo illuminato" in cui - per citare A.Langer e prima di lui altri - si ricerca tutto ciò che è "lento, dolce e profondo" - in un quadro di povertà materiale che sarà per molti condizione obbligata e dolorosa, ma insieme opportunità di rinascita diversa.


Scontro tra paradigmi scientifici e culturali diversi

In sintesi, si potrebbe parlare di resistenza contro una Tecnoscienza votata alla riprogrammazione bio.informatica e bio.ingenieristica della natura, e della vita, in ogni sua forma - una tecnoscienza in preda a un delirio di onnipotenza ed esaltazione, nel suo fondo oscura e disperata, perchè volta alla distruzione della nostra stessa natura umana.

A questa Tecnoscienza Riduttivista, si può opporre un nuovo Umanesimo della Complessità, che includa anche il meglio del pensiero Scientifico - ma su un piano di pari dignità culturale e politica.

E con la consapevolezza sia della grandezza, sia del lato oscuro, e dei crimini, di cui sono intessuti tutte le culture e tutte le correnti culturali - comprese ovviamente tutte quelle contemporanee.

Un Umanesimo della Complessità, dunque, basato su una Saggezza che si può definire non-duale, in quanto orientata alla ricomposizione delle fratture che attraversano e frammentano la nostra vita, la nostra psiche, la realtà in tutti i suoi livelli interconnessi.


Incontro tra bio-diversità collaboranti

Quindi lo scontro tra paradigmi culturali opposti deve essere, nel contempo, anche incontro umano e intellettuale tra le persone là dove possibile - e oltre l'impossibile - per superare e ricomporre le lacerazioni

Questo significa anche sostenere sia la libertà di spostamento di tutti in ogni luogo, sia la libertà di rimanere nella propria terra e cultura di origine.

In definitiva, significa tendere a superare radicalmente la dicotomia amico/nemico, e avere il coraggio di parlare di empatia e fraternità universale, come ideale etico e politico - in un orizzonte di bio-diversità collaboranti.

Ideale etico, ma anche acquisizione intellettuale, unificante e non ingenua - in grado di tentare risposte globali e locali, a problemi che sono affrontabili solo su entrambi i versanti interconnessi.

Siamo all'altezza di questi compiti? Ovviamente no, chi può esserlo? .... e allora possiamo essere - e fare - quello che riusciamo e possiamo, accettando i nostri limiti.

Ma considerando anche che siamo un mistero a noi stessi, e che quindi le nostre risorse individuali e collettive sono in definitiva insondabili, come la vita stessa.      

Luisella Chiavenuto                         aprile 2021

     Il Paradigma Scientista e il Paradigma della Complessità   ( lu. ch.)    

  

                        

 

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